Premio S. Marco
PREMIO SAN MARCO
Nella ricorrenza del 15° anniversario della fondazione del Premio San Marco (1987) l’Associazione Propordenone, di concerto con il Comune di Pordenone, promosse l’istituzione dell’Accademia San Marco, per riunire in un’associazione tutti i premiati viventi alla data del 25 aprile 1987 e quelli che avrebbero ricevuto il Premio San Marco in tutti gli anni a seguire.
Scopo dell’Accademia, che ha sede legale ed amministrativa in via Molinari, 37 Pordenone, è quello di contribuire alla crescita della Provincia di Pordenone, attraverso l’edizione di documenti fondamentali della storia culturale del Friuli Occidentale; la pubblicazione di volumi miscellanei di studi, in buona parte dedicati a particolari aspetti, figure, problemi del Friuli Occidentale; la promozione di incontri mensili con esperti autorevoli di particolari settori – locali o generali – della conoscenza.
Il Premio “San Marco”, istituito nel 1972, viene assegnato dalla Propordenone d’intesa con l’Amministrazione Comunale a quei cittadini della Provincia di Pordenone che, operando qui o altrove, si siano talmente distinti nei vari campi dell’attività umana (arti, lettere, scienze, economia, sport, impegno sociale ecc.) da dar risalto al nome della città e provincia di Pordenone e da poter essere proposti come stimolante esempio soprattutto alle giovani generazioni.
Il premio viene consegnato ufficialmente in Pordenone, per le mani del Sindaco della Città, in occasione della festa di San Marco, patrono della Città (25 aprile), giorno nel quale, fin dal secolo XIII e cioè da quando è attestata la libertà comunale di Pordenone, la città per secoli celebrò la sua festa e designò i suoi rettori.
Tutti gli insigniti entrano a far parte di diritto dell’Accademia San Marco.
Per l’edizione 2022 il premio è stato assegnato a:
Renato Battiston
Con la seguente motivazione
Renato Battiston di professione imprenditore, non è più fra noi dal gennaio 2022. Nel 1993, lasciata l’attività, veniva eletto presidente dell’Associazione Amici del cuore. Da allora si spese sempre nel campo della prevenzione delle malattie cardiovascolari. Fra le tante iniziative da lui promosse: il calendario per le scuole, (oltre 1850 copie), con messaggi indirizzati agli studenti sui corretti stili di vita; la giornata mondiale del cuore ogni ultima domenica di settembre, quando la Cardiologia di Pordenone scende tuttora in piazza per monitorare gratuitamente quanti lo desiderano, le serate informative nei comuni della provincia e gli incontri presso le scuole. Numerose furono inoltre le raccolte di fondi da lui promosse per donare al reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale Civile strumenti tecnologicamente avanzati da utilizzare a favore dei pazienti cardiopatici. Anche se non è più fra noi Renato Battiston merita il Premio San Marco ad memoriam per quanto fece con disinteressata generosità per la nostra comunità. L’Associazione Propordenone Onlus lo premia dunque nel segno di San Marco e lo indica quale esempio soprattutto alle giovani generazioni.
Ermenegildo Fanzago
Con la seguente motivazione
Gildo Fanzago nasce a Pravisdomini nel 1937. Giovanissimo, negli anni difficili del dopoguerra, si trasferisce a Milano da dove inizia la sua carriera di chef lavorando in prestigiosi ristoranti. Il Savini di Milano ,seguono il Casinò di San Remo, il Rosso e Nero di Napoli, il Caval’di Brons di Torino e molti altri. Nel 1961, carico di esperienza, arriva a Porcia dove, con la moglie Anna Sonato, nei locali attigui al castello, apre il Ristorante Da Gildo che condurrà ininterrottamente sino al 2002. Da una piccola cucina nasce quella che diventa una grande tradizione gastronomica legata alla cucina tipica regionale e locale. La fama di Gildo supera ben presto i confini della regione e il suo ristorante, ormai un locale ricercato, vede passare buona parte della storia pordenonese e personaggi di livello internazionale, studiosi, economisti, artisti, uomini politici, personalità dell’arte, attori e sportivi. Per la sua capacità imprenditoriale, per la ricercata salvaguardia delle nostre tradizioni culinarie, per la capacità di rapportarsi a tutti i livelli, Gildo è stato un ottimo ambasciatore della nostra terra, un esempio positivo soprattutto per le giovani generazioni. Per tali ragioni, l’Associazione Propordenone Onlus lo premia nel segno di San Marco.
Eugenio Sartori
Con la seguente motivazione
Eugenio Sartori nasce a Preganziol (TV) nel 1953. La sua vita professionale ha concretamente contribuito a dare lustro al territorio pordenonese nel campo dell’economia. In oltre quarant’anni di attività, infatti, è stato un artefice di intuizioni, condivise con rappresentanti prestigiosi della comunità scientifica: grazie a esse il settore agricolo è diventato uno dei fattori trainanti dello sviluppo sociale ed economico del territorio pordenonese. E’ da rilevare che la sua opera, svolta presso la cooperativa agricola “Vivai di Rauscedo”, ha consentito a quella piccola comunità di affermarsi a livello internazionale ed essere riconosciuta come polo di eccellenza del vivaismo viticolo mondiale. La gestione mutualistica dei Vivai Cooperativi di Rauscedo, di cui il dottor Sartori è stato direttore generale sino al 2018, fa sì che la ricchezza prodotta sia equamente distribuita a tante piccole imprese familiari, migliorando le condizioni di vita sociale e contribuendo al mantenimento dell’occupazione in un’ area che negli anni Trenta del secolo scorso era una delle più povere del Friuli.
Uomo di spiccate capacità, per la dedizione al lavoro, per l’attaccamento alla nostra terra, per gli ottimi risultati conseguiti nella lunga attività professionale, l’Associazione Propordenone Onlus lo premia nel segno di San Marco e lo indica quale esempio alle giovani generazioni.