Premio S. Marco

PREMIO SAN MARCO

Nella ricorrenza del 36° anniversario della fondazione del Premio San Marco (1987) l’Associazione Propordenone, di concerto con il Comune di Pordenone, promosse l’istituzione dell’Accademia San Marco, per riunire in un’associazione tutti i premiati viventi alla data del 25 aprile 1987 e quelli che avrebbero ricevuto il Premio San Marco in tutti gli anni a seguire.

Scopo dell’Accademia, che ha sede legale ed amministrativa in via Molinari, 37 Pordenone, è quello di contribuire alla crescita della Provincia di Pordenone, attraverso l’edizione di documenti fondamentali della storia culturale del Friuli Occidentale; la pubblicazione di volumi miscellanei di studi, in buona parte dedicati a particolari aspetti, figure, problemi del Friuli Occidentale; la promozione di incontri mensili con esperti autorevoli di particolari settori – locali o generali – della conoscenza.

Il Premio “San Marco”, istituito nel 1972, viene assegnato dalla Propordenone d’intesa con l’Amministrazione Comunale a quei cittadini della Provincia di Pordenone che, operando qui o altrove, si siano talmente distinti nei vari campi dell’attività umana (arti, lettere, scienze, economia, sport, impegno sociale ecc.) da dar risalto al nome della città e provincia di Pordenone e da poter essere proposti come stimolante esempio soprattutto alle giovani generazioni.
Il premio viene consegnato ufficialmente in Pordenone, per le mani del Sindaco della Città, in occasione della festa di San Marco, patrono della Città (25 aprile), giorno nel quale, fin dal secolo XIII e cioè da quando è attestata la libertà comunale di Pordenone, la città per secoli celebrò la sua festa e designò i suoi rettori.
Tutti gli insigniti entrano a far parte di diritto dell’Accademia San Marco.

Per l’edizione 2023 il premio è stato assegnato a:

Michelangelo Agrusti

Con la seguente motivazione

Michelangelo Agrusti a soli 27 anni viene eletto sindaco di Casarsa, il più giovane nell’Italia di allora. Deputato al Parlamento dal 1987 al 1994 si è fattivamente adoperato a favore del territorio pordenonese promuovendo il rifinanziamento delle leggi sulla ricostruzione post terremoto, lo sviluppo infrastrutturale con la realizzazione della strada della val Cellina e del nuovo ponte Giulio di Maniago. Lasciata la vita politica attiva, da imprenditore, ha sostenuto le iniziative culturali del nostro territorio.

Da componente prima e da presidente poi di Unindustria Pordenone ha promosso e sostenuto il Polo Tecnologico, la fabbrica modello LEF nel consorzio industriale di San Vito al Tagliamento, ha ideato il sistema di alta formazione Pordenone rappresentato dal Consorzio Universitario.

Dal 2020 Presidente di Confindustria Alto Adriatico, ha favorito l’insediamento dell’industria naval meccanica a Pordenone e il rilancio internazionale di Interporto Pordenone. Nel corso della pandemia ha affiancato e coadiuvato con la sua associazione la campagna vaccinale per la limitazione di diffusione del virus con ricadute importanti per l’economia locale. Personaggio poliedrico sempre disponibile e attento a sostenere l’evolversi della società pordenonese. Per tali ragioni e per l’attaccamento dimostrato negli anni alla nostra terra, l’Associazione Propordenone lo premia nel segno di San Marco.

Roberta Maestro

Con la seguente motivazione

Roberta Maestro dopo essersi laureata in biologia all’Università di Padova si è specializzata in Genetica Medica all’Università di Ferrara; dopo la laurea ha cominciato a lavorare presso i laboratori di ricerca del C.R.O. di Aviano.

Il suo forte desiderio di miglioramento l’ha portata a lavorare 3 anni negli Stati Uniti presso il prestigioso laboratorio “Cold Spring Harbor Laboratory”; con studi sull’identificazione di nuovi geni coinvolti nella trasformazione neoplastica.

Terminato questo periodo statunitense, la dottoressa Maestro è voluta fortemente ritornare in Italia, lavorando nuovamente presso il C.R.O. di Aviano, dove è diventata la direttrice dell’unità di ricerca di Oncogenomica funzionale.

Il laboratorio attualmente è composto da una ventina di ricercatori e si occupa di genomica del cancro ovvero studia il corredo genetico di una cellula tumorale.  Partecipa come relatrice a congressi internazionali, ed è autrice di oltre 120 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali

Il suo profuso impegno e la sua bravura l‘hanno portata a ricevere anche la Medaglia d’oro alla sanità pubblica che le è stata conferita dal Presidente della Repubblica Ciampi nell’anno 2013

Ammirevole esempio di dedizione alla ricerca scientifica e alla propria terra e per tali ragioni, l’Associazione Propordenone la premia nel segno di San Marco.

Mara Martini

Con la seguente motivazione

Mara Martini, giovane atleta pordenonese, in questi anni si è distinta nello sport dello sci alpinismo maturando un ricco curriculum sportivo con significative vittorie sia in campo nazionale che mondiale. Atleta della nazionale italiana attualmente è vice campionessa italiana e campionessa mondiale. Mara, si è sempre contraddistinta come esempio di tenacia e abnegazione verso uno sport duro quanto affascinante dove vige la disciplina, il rispetto dell’avversario e dell’ambiente circostante, dimostrando una forte volontà di non mollare mai anche di fronte alle difficoltà.

Mara è un’atleta che con la sua attività sportiva ha dato lustro in tutto il mondo alla Provincia di Pordenone. Per le sue gesta sportive e per la sua forza di volontà, che sono di stimolo sopratutto per le giovani generazioni che vedono in lei un modello da seguire.

l’Associazione Propordenone la premia nel segno di San Marco e la indica quale esempio soprattutto alle giovani generazioni

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